sabato 4 aprile 2015

possiamo parlare davvero di globalizzazione?

Possiamo parlare davvero di globalizzazione? Secondo me No. Se fossimo davvero un mondo globalizzato, le tragedie le si affronterebbe in egual misura. Se ci sentissimo davvero parte dello stesso Mondo, non vi sarebbero morti di serie A e morti di serie B. Se ci fosse una vera globalizzazione, i leader del Mondo avrebbero marciato per l'attentato all'università kenyota e per l'attentato a Tunisi così come è stato fatto per l'attentato allo Charlie Hebdo. Guardiamo gli stessi uomini con occhi differenti. Un conto è se muore di fame l'occidentale, un conto è se muore di fame l'orientale. Finché dall'Africa possiamo prendere materie prime, manodopera a costi minimi va tutto bene e siamo tutti felici di poter legittimare il tutto parlando di globalizzazione, ma quando, per colpa di conflitti armati, fame ed epidemie i cittadini di quei paesi sfruttati arrivano affrontando la morte a cercare aiuto, allora a quel punto non siamo più un unico grande Mondo. Allora a quel punto gli Africani si devono arrangiare. Così vale per il bengalese, il cinese e il pakistano. Finché vengono sfruttati per confezionarci e cucire a 1 euro al giorno gli abiti che tendiamo ad acquistare alla grandi catene va tutto bene, ma appena mettono piede qui, perché fuggono a sfruttamento e violazioni dei diritti, ci si chiude. Se no poi, chi ce li cuce più quei bei vestititi? No, ce ne è ancora di strada da fare prima di poterci dire un paese realmente globalizzato. Per adesso, continuo a notare una persistente ed ipocrita indifferenza verso i più ed una cieca attenzione rivolta al proprio piccolo orticello.

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