venerdì 10 aprile 2015

A Yarmouk si suona un pianoforte e così si cerca la pace!

Ahmad suona a Yarmouk. Ahmad, profugo palestinese, suona il suo pianoforte nelle strade assediate della sua città profughi. La sua musica è forte, la sua musica è potente, la sua musica distrae le menti di chi prova solo dolore. Si ribella il pianista di Yarmouk, premendo le sue dita su quei tasti bianchi e neri, alla crudeltà perpetrata nei confronti del campo profughi da ben 4 anni. Gli abitanti  non possono andar via. Sono costretti lì. Più di 10.000 persone di cui quasi 4 mila bambini rischiano ogni giorno la morte. Ma il pianista non si da per vinto. Il pianoforte è la sua arma, è un arma potente, perché porta pace e allegria, la dove c'è solo disperazione, da forza a chi vede solo morte.

Grazie Ahmad, grazie per quanto stai facendo, grazie per questo messaggio che stai trasmettendo, e scusa se il Mondo si è accorto di voi solo dopo quattro anni d'assedio, perché siete attaccati non più da un solo nemico ma ben da due.
Oggi suona per il tuo popolo, suona per la tua pace, io proverò a cantare per voi, te lo prometto Ahmad. Ti prometto che un giorno finirà tutto questo orrore. E la tua musica sarà musica di pace.

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